Fermo restando che il massimo impegno deve essere quello di portare a zero gli infortuni sul lavoro, con regole severe sulla sicurezza, chi resta vittima di un infortunio sul lavoro o è affetto da una malattia che proprio nel posto di lavoro ha la sua causa ha diritto ad un sostegno al reddito, la cosiddetta “pensione Inail”.
Per gli infortuni non sul lavoro, che comportino invalidità tali da compromettere la capacità lavorativa, abbiamo già visto che si sono dei sostegni al reddito dell’Inps. Se l’incidente è sul lavoro, è l’Inail, invece, ad occuparsene. Ma chi le percepisce e a quanto ammonta la pensione Inail?
Pensione Inail: invalidità sotto il 16%
Istituito nel 1933, l’Inail è un Ente pubblico non economico che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Con il D.P.R. 1124 del 1965, sono state definite le cause dell’invalidità permanente e delle malattie professionali, che consentono di accedere ad una pensione Inail. Con il decreto legislativo 38 del 2000, si è deciso di considerare nell’ambito dell’invalidità anche il danno biologico, ovvero la lesione dell’integrità psico fisica legata alla vita di relazione. Il decreto 38 del 2000 inserisce anche nuove figure professionali che possono avere accesso alla pensione Inail in caso di infortunio, come casalinghe, calciatori, dirigenti
Quando si accede alla pensione Inail? Se l’invalidità viene accertata ad una percentuale inferiore al 6%, l’istituto non paga nulla. Statisticamente, rientra in questo caso un terzo di tutti gli infortuni.
Con un’invalidità dal 6% al 16% escluso , l’Inail versa non una pensione, bensì un capitale una tantum, che può andare da un minimo di 2.788 fino a un massimo di 26.138 euro. L’importo dipende dall’entità del danno e dall’età dell’infortunato, ed è stabilito da un’apposita tabella dell’Inail.
Se la vittima dell’infortunio ha 65 anni con il danno minimo del 6%, l’Inail verserà 2.788 euro. Se si tratta di un giovane di 20 anni che riporta il 15% di invalidità, l’importo versato dall’Istituto sarà di 26.138 euro. Gli altri casi si muovono all’interno di questa forbice. Qualunque sia il danno, comunque, una volta percepita la somma dovuta, l’Inail non versa più nulla.
Pensione Inail con invalidità dal 16% al 100%
Per chi subisce un infortunio che causi un’invalidità dal 16% in poi, fino al 100%, l’Inail dà una rendita, che viene erogata per tutta la vita, come una vera e propria pensione.
Come si calcola l’importo? Il calcolo viene fatto in questo caso basandosi su due fattori: la componente biologica, che dipende dalla percentuale di invalidità, e la componente patrimoniale, ovvero il reddito percepito fino al momento dell’accertamento dell’invalidità.
La componente biologica viene misurata da una scala di valori che va da 1.161 euro l’anno netti, per un danno del 16%, fino a 16.550, se l’invalidità è del 100%. Questa scala di valori non dipende dall’età, ma solo dal grado di invalidità, stabilita dal medico legale.
Alla componente biologica bisogna aggiungere quella patrimoniale.
Anche in questo caso c’è una forbice, che va da 14.600 a 27.200 euro. Ad esempio, se si percepisce un reddito di 12.000 euro, nel calcolo si ottiene un bonus e si utilizza il limite di 14.6000 euro. Al contrario, se si percepisce, ad esempio, 30.000 euro, il valore usato nel calcolo è di 27.200 euro.
Se il reddito è all’interno di questo range, si considera quanto percepito dall’interessato. L’importo va moltiplicato per un coefficiente di menomazione stabilito sempre da una tabella Inail in relazione alla percentuale di invalidità: si va da un coefficiente dello 0,4% per un’invalidità del 16%, all’1% per un’invalidità dall’80% in su.
Facendo la somma delle due componenti, si ottiene l’importo della pensione Inail.
Facciamo un esempio. Prendiamo il caso di un operaio, dipendente di un’impresa edile, che ha un reddito annuo di 16.000 euro, che, a seguito di un infortunio sul lavoro, riporti un’invalidità totale, del 100%.
La componente biologica, poiché l’invalidità è del 100%, è di 16.550 euro.
Per ottenere quella patrimoniale, dobbiamo moltiplicare i 16.000 euro per 1. Il totale sarà di 32.550 euro l’anno netti di pensione Inail.
Anche in questo caso, come per le pensioni Inps, c’è da chiedersi: è sufficiente una pensione di poco più di 30.000 euro per una persona che non ha più la possibilità di lavorare, che deve mantenere una famiglia e che ha bisogno di assistenza continua? Non c’è una risposta per tutti, perché ogni storia è un caso a sè. Quello che è certo è importante spendere qualche minuto per fare un quadro della propria situazione, magari con il supporto di professionisti qualificati, per non lasciarsi cogliere impreparati dagli eventi.