Sul sito quellocheconta.gov.it, perno della Strategia nazionale per l’educazione finanziaria promossa da Ministero dell’Economia e Ministero dell’Istruzione, è stato redatto il decalogo delle informazioni e delle azioni utili per orientarsi nella gestione delle finanze personali durante l’emergenza COVID-19. Tra gli strumenti indicati nell’ambito di #quellochecontasapere sulla protezione dai rischi c’è anche la Temporanea Caso Morte (TCM).
Si tratta della polizza che consente di proteggere la famiglia dai disagi finanziari che potrebbe provocare il decesso di uno dei componenti, soprattutto in presenza di persone (minori, genitori anziani, partner) che non possono provvedere da sole al proprio sostentamento.
Una soluzione che permette idealmente all’assicurato di continuare ad essere presente e di aiutare i propri cari a completare il percorso iniziato insieme.
Temporanea Caso Morte: quando conviene
La TCM assicura il rischio di decesso dell’assicurato. Nel caso in cui l’evento accada, la compagnia risarcisce il beneficiario (o i beneficiari) designati nel contratto.
In quest’ottica, la Temporanea Caso Morte consente di garantire alle persone care una disponibilità economica immediata, evitando di sovrapporre al dramma del lutto anche l’aggravio di disagi finanziari. Caso tipico è quello dell’abbinamento ad un mutuo o, in generale, ad un finanziamento, perché nel caso di scomparsa prematura dell’assicurato, la compagnia si fa carico del pagamento delle rate rimanenti.
Tuttavia, il grande valore della TCM sta nella possibilità di usare questo strumento quasi come un “ponte” tra l’assicurato ed i beneficiari, aiutando il primo ad offrire ai propri cari l’opportunità di realizzare i propri progetti e di concretizzare le proprie aspettative anche dopo la sua scomparsa.
Ad esempio, in abbinamento con una polizza vita, che esaurirebbe la sua funzione in caso di decesso dell’assicurato, la TCM funge da “salva piano”, perché consente di portare a termine il progetto iniziato, qualunque cosa succeda.
Inoltre, può essere una soluzione anche per chi non ha accumulato molti risparmi né maturato ancora un diritto alla pensione, per cui, in caso di decesso, lascerebbe in difficoltà la sua famiglia.
Come scegliere la durata della TCM
Il meccanismo della TCM prevede che, in caso di decesso dell’assicurato, la compagnia metta a disposizione dei beneficiari un capitale, definito nel contratto. Per questo è importante scegliere una durata del contratto che sia coerente con le necessità di tutela.
Ad esempio, se si vuole lasciare il capitale ai figli minori, avrà senso individuare un lasso di tempo che consenta di coprirli almeno fino a che non avranno l’età per mantenersi da soli. Allo stesso modo, se si vuole “estendere” il valore di una polizza vita, le durate dei due contratti dovranno essere valutate in parallelo.
In generale, la durata media di questo tipo di soluzioni è di 10-15 anni, ma ovviamente molto dipende dall’età e dalle esigenze dell’assicurato e dei beneficiari.
Covid-19 e polizze vita: numeri positivi a marzo
La possibilità di mettere al riparo i propri cari è un valore molto apprezzato. Non è un caso se, nel complesso, il comparto delle polizze vita – categoria a cui appartiene la TCM – ha registrato una buona tenuta anche durante il Coronavirus.
Secondo i dati sulla raccolta mensile in marzo divulgati da ANIA, l’associazione di categoria delle imprese assicuratrici italiane, nel primo trimestre dell’anno i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto 21,2 miliardi, registrando rispetto all’analogo periodo del 2019 una flessione del 7,8% che, considerando le difficoltà del periodo, è indice di tenuta.
Nel solo mese di marzo la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extraUE, comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata inoltre positiva, pari a 4,7 miliardi. Nonostante la paralisi prodotta dall’esplosione dell’emergenza sanitaria, le polizze vita hanno retto di fronte alla prima onda d’urto della crisi e al crollo delle Borse. Un segnale importante, da leggere come apprezzamento per il contenuto assicurativo, che offre un sistema di protezione altrimenti difficile da ottenere.