A1 Life, intermediazione assicurativa indipendente
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Area Riservata
  • A1 Academy
  • Chi siamo
    • Azienda
    • Mission
    • Come operiamo
    • Punti di forza
  • Metodo
    • Personal Advisor
    • Codice etico
    • Analisi personalizzata
    • Contatta il tuo personal advisor
  • Soluzioni
    • Offerta personalizzata
    • Pensione integrativa
    • Protezione
    • Sanità integrativa
    • P.I.R. Piani Individuali di Risparmio
  • News

Gestire il risparmio, ci sono 5 milioni di famiglie da aiutare

Sono tante le famiglie rimaste fuori in questi anni dal mondo degli investimenti. Hanno scelto la liquidità, ma una gestione più efficiente dei risparmi potrebbe aiutarli ad affrontare spese sanitarie e colmare il gap quando andranno in pensione.

5 milioni di famiglie avrebbero bisogno di un supporto per gestire il risparmio, ma, in questi anni, sono rimaste fuori dal comparto investimenti. Una fotografia ben precisa quella emersa dall’indagine di GfK, presentata al Salone del Risparmio 2017.

L’indagine ha scandagliato i cambiamenti della domanda finanziaria nel corso degli ultimi 30 anni, evidenziando come le famiglie italiane abbianoprogressivamente assecondato la logica dell’accumulo delle risorse risparmiate, invece di dirigerle verso soluzioni assicurative, previdenziali o di investimento.

Come mai è accaduto questo?

Gestire il risparmio: perché le famiglie non lo fanno?

Ci sono vari motivi che hanno spinto le famiglie a non gestire il risparmio con formule che potrebbero aiutarle a meglio affrontare gli imprevisti o realizzare dei progetti.

Innanzitutto, c’è una bassa auto-percezione di competenza finanziaria delle famiglie. Da sole, non se la sentono o non sono in grado di individuare soluzioni più evolute di gestione delle proprie risorse economiche, per cui scelgono di mettere i risparmi nel salvadanaio.

A questo aspetto si unisce un progressivo allontanamento negli anni dalle tematiche finanziarie. Se nel 1987 il 50% di chi gestiva le risorse famigliari (padre, madre) era interessato ai temi finanziari, oggi la quota si è ridotta al 25%.

Le famiglie mostrano, inoltre, difficoltà nell’identificare interlocutori a cui concedere fiducia.

Questi, insieme ad altri fattori, hanno comportato che, rispetto ai primi anni 2000, oggi una quota importante di famiglie si limita ad accantonare i risparmi, ma questo è un modello che non le aiuta a gestire in modo armonioso le proprie finanze familiari.

Diminuire la liquidità: quasi 5 milioni di famiglie sono interessate

Secondo GfK, esiste oggi un bacino di quasi 5 milioni di famiglie che hanno accumulato tra i 10.000 ed i 100.000 euro e che sarebbero reattivi ed interessati a ridurre la liquidità in favore di prodotti finanziari con obiettivi di programmazione, previdenza e crescita del capitale.

Un dato che si inserisce in un contesto di relativo ottimismo, in cui cresce anche la propensione al risparmio, c’è la percezione di una pressione fiscale stabile e l’apertura verso la consulenza finanziaria.

Ciò che però ancora manca alle famiglie per avvicinarsi con maggiore fiducia al mondo degli investimenti finanziari, per ottimizzare la gestione delle risorse economiche e la realizzazione dei propri progetti, è la visione prospettica.

Il futuro rimane ancora incerto e indecifrabile, sia per il proprio nucleo sia, soprattutto, per il Paese. Le previsioni al rialzo del PIL Italiano per il 2017 annunciate dal Governo con il Def potrebbero essere un primo segnale positivo su cui innestare il percorso di ripresa.

Tutelare salute e pensione con i risparmi

Perché è importante gestire il risparmio in modo efficiente? E soprattutto, come possono essere impiegati i risparmi?

Ogni nucleo familiare ha le sue esigenze, ma verosimilmente si può dire che tutti hanno esigenze comuni. Ad esempio, se si perde la capacità di lavorare, a causa di una malattia o un incidente, è utile avere una fonte alternativa di reddito. Stesso dicasi in caso di una riduzione delle entrate.

Accumulare risparmi può essere una strategia, ma il rischio è che, in caso di necessità, si dia fondo a tutto quello che si era messo da parte, senza risolvere il problema.

I risparmi possono essere utilizzati per coprirsi dai rischi sanitari. La spesa in area salute dichiarata dalle famiglie italiane si attesta, ormai da anni, a circa 530 euro annuali, ma la spesa pro famiglia in polizze sanitarie non va oltre poche decine di euro.

Una gestione delle risorse efficiente potrebbe andare a colmare questo gap, indirizzando parte dei risparmi su formule di sanità integrativa che consentano all’occorrenza di coprire le spese mediche, senza intaccare il patrimonio familiare.

Altro capitolo è quello della previdenza. Le famiglie italiane iniziano a prendere coscienza del fatto che, una volta in pensione, avranno una drastica diminuzione del reddito. Tuttavia, a questa presa di coscienza non corrisponde una maggior intenzione di ricorrere a prodotti previdenziali strutturati. Ad oggi le reazioni sono ancora home made: il ricorso ai propri risparmi o il rientro nel mondo lavorativo.

La consulenza finanziaria, alla luce di tutto questo, può davvero svolgere un ruolo cruciale, intercettando questi bisogni e proponendo delle soluzioni.

Fonti e approfondimenti

  • Ricerca GfK
  • Def 2017

Ti potrebbero interessare

  • Busta arancione dell’Inps in arrivo. Boeri: “Per molti sarà una sorpresa”.

    Da aprile, 7 milioni di italiani riceveranno la busta arancione.

    Continua
  • Calcolo della pensione, tassi di sostituzione: va peggio a chi ha carriere brillanti

    Con quanto andrò in pensione? Una domanda tormentone, soprattutto per le giovani generazioni. Più che l'importo in valori assoluti, sono importanti i tassi di sostituzione.

    Continua
  • Assitenza socio sanitaria: la retta vale più di 1500 euro al mese

    Rette alte, posti limitati. Grosse difficoltà per gli anziani non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza continua e per le loro famiglie.

    Continua

I temi del nostro blog

  • Corporate
  • Credito
  • Educazione finanziaria
  • Formazione e carriera
  • Previdenza integrativa
  • Protezione e tutela
  • Risparmio
  • Sanità integrativa
  • Sociale
  • Vedi tutti gli articoli
  • Richiedi la tua
    analisi gratuita personalizzata

    Lavora con noi

    A1 Life S.p.a.

    Via San Bernardino, n. 120
    24126 Bergamo

    Tel +39.045.6265011
    Fax +39.045.6265009
    info@a1life.it
    www.a1life.it

    Chi siamo

  • Azienda
  • Mission
  • Come operiamo
  • Punti di forza
  • Metodo

  • Personal Advisor
  • Codice etico
  • Analisi personalizzata
  • Contatta il tuo personal advisor
  • Soluzioni

  • Offerta personalizzata
  • Pensione integrativa
  • Protezione
  • Sanità integrativa
  • P.I.R. Piani Individuali di Risparmio
  • News

    A1 Life S.p.A. Società con socio unico soggetta a controllo e coordinamento della A1 The Holding Company S.r.l..

    Sede legale: Via San Bernardino, 120, 24126 Bergamo (BG) – PEC: a1-life@pec.a1-life.eu
    Sede amministrativa: Via Carducci 6, 37010 Affi (VR) – Tel. +39.045.6265011 – Fax +39.045.6265009

    Iscrizione al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi e Riassicurativi n. A000136688
    Codice fiscale 01490130216 – Partita iva 03035180235 – Rea BG-353275 – Capitale sociale Euro 500.000 i. v.
    Servizio Clienti 800.864825 – email: info@a1life.it – www.a1life.it

    Privacy e note legali | Informativa sul diritto di reclamo | Cookie policy | Preferenze di tracciamento | by akòmi